Ritengo che la decisione del gruppo di Forza Italia di inviare una lettera al Presidente della Repubblica sia sostanzialmente priva di concreta efficacia, considerato, peraltro, il sostanziale fallimento della politica economica e di bilancio perseguita tra il 2011 e il 2013 dai governi Monti e Letta e testimoniata, oggi, dalla decisione del governo Renzi di differire il termine di raggiungimento dell’equilibrio strutturale di bilancio.
Peraltro, è pur vero che tale differimento risulta motivato dall’intento di ottenere uno spazio temporale adeguato per l’attuazione delle riforme strutturali, tuttavia, se le riforme strutturali si esauriscono nella decantata riorganizzazione delle province, l’effetto appare paradossale.
Come, poi, segnalato dallo stesso relatore, l’inserimento delle società pubbliche nel perimetro del conto economico consolidato rischia di determinare un notevole incremento del debito pubblico, posto che tali società registrano un debito di circa 40 miliardi di euro.
In conclusione, esprimo la necessità di rivedere le valutazioni contenute nel DEF, sulla base di previsioni economiche più aderenti alla realtà dei fatti.